XI Marcia per la Libertà dei popoli oppressi - Intervista a Serena Angioli
XI Marcia per la Libertà delle minoranze e dei popoli oppressi organizzata da Società Libera http://lnx.societalibera.org/wp/ . Intervista a SERENA ANGIOLI.
Quest'anno la Marcia si è svolta su un percorso di circa 5 km tra il Municipio di Campagnano di Roma e il Santuario della Madonna del Sorbo percorrendo anche una parte del tracciato della via Francigena. Centinaia di milioni di cittadini nel mondo sono privati dei diritti fondamentali, tra la sostanziale indifferenza delle istituzioni internazionali e il silenzio dell’Occidente, che non danno alla difesa dei Diritti Umani la giusta priorità nelle scelte di politica internazionale, subordinate solo a criteri economici e di convenienza politica.
Per denunciare la situazione dei Diritti Umani negati in più di un quarto dei Paesi del pianeta, Società Libera, Associazione di cultura liberale, il Comune di Campagnano di Roma, i Comuni limitrofi e le Comunità dei Popoli oppressi in esilio intendendo scuotere l’opinione pubblica, marceranno, silenziosamente, lungo un tratto della Via Francigena, percorso che, per il ruolo storico avuto nei secoli, è simbolo evocativo della civiltà Occidentale e delle libertà individuali.
Noi abbiamo un sogno, vedere uomini e donne praticare un liberalismo non solo chiacchierato, marciando per testimoniare preoccupazione e sdegno per la privazione della libertà:
Venezuela, Dittatura socialista di Nicolás Maduro
Tibet, Occupazione cinese
Uyghuri, Repressi nel nord-ovest della Cina
Cambogia, Regime a Partito Unico
Vietnam, Negata Libertà Religiosa
Laos, Regime a Partito Unico
Harratin, Minoranza Repressa nel sud di Algeria, Marocco e Mauritania
Indios, Iraniani, Cristiani, Khmer, Krom, Curdi, Siriani e tanti altri non possono esprimersi, manifestare, informare o essere informati, praticare il loro culto, mantenere la propria cultura e lingua, non hanno diritto all’autodeterminazione. Le minoranze cristiane poi sono oggetto di massicce persecuzioni a fronte di reazioni non incisive delle istituzioni, anche ecclesiastiche.
Per 10 anni abbiamo organizzato la Marcia a Roma, subendo il caos e l’inefficienza amministrativa di questi ultimi anni: le autorizzazioni richieste mesi prima e arrivate solo il giorno dell’evento e l’impossibilità di scegliere luoghi simbolo ci hanno fatto riflettere sul perché cose semplici debbano diventare fonte di amarezza e complicazioni. Impedimenti mai incontrati a Parigi e a Bruxelles, dove per tante edizioni abbiamo marciato in contemporanea.
Trovata la disponibilità della Comunità e dell’Amministrazione di Campagnano di Roma, abbiamo lasciato Roma per Marciare sulla Via Francigena per la Libertà dei Popoli Oppressi