Le spiagge non si vendono
Ricorso alla Commissione Europea contro la sdemanializzazione delle coste italiane.
C’è il reale pericolo, con il D.L. 78/2015 (l’art. 7 co. 9 septiesdecies), che il demanio marittimo possa diventare oggetto di compravendita tra privati a causa della sdemanializzazione prevista da questa Legge. Infatti si prevede in questo provvedimento la competenza alle Regioni di indicare alle autorità statali zone da sottrarre al demanio marittimo.
Questa possibilità è in contrasto con l’art 12 della Direttiva europea Bolkestein che impone procedure di evidenza pubblica per i bandi di Concessione delle aree demaniali marittime, inoltre aprirebbe ad una disomogeneità del trattamento normativo a cui sottostanno le coste europee in quanto in altri paesi europei da tempo è prevalso l’indirizzo normativo inverso, ossia la sottrazione ai privati della disponibilità delle aree costiere al fine della maggior tutela e garanzia di fruibilità per tutti i cittadini.
Per questo tre cittadini italiani: Maria Laura Turco, avvocato, Paolo Izzo, scrittore, Gianni Colacione, hanno depositato un ricorso alla Commissione europea, cioè appellandosi a quell’Unione europea che possa essere Unione delle garanzie normative per i cittadini europei; così come nel Manifesto di Ventotene tre visionari, Altiero Spinelli, Ernesto Rossi ed Eugenio Colorni auspicarono una stagione in cui una nuova generazione di cittadini europei potesse essere interessata ad una libertà non succube di interessi economici monopolistici e garante di essa.
Gianni Colacione, Direttore di Liberi.tv
- Approfondimenti legislativi nell'intervento di Maria Laura Turco, avvocato, all'Assemblea annuale 2015 dell'Associazione Mare Libero