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Maria Luisa Mamone, Arcigay Fenice Catanzaro #Svegliatitalia Catanzaro 23 Gennaio 2016

Intervista a Maria Luisa Mamone, Arcigay Fenice Catanzaro, a cura di Riccardo Cristiano.

#SVEGLIATITALIA Fai il primo passo verso l'uguaglianza.

Il 23 Gennaio, in difesa dell'uguaglianza e dei diritti di tutti, anche Catanzaro scenderà in Piazza per far sentire la sua voce.

Svegliamo insieme l'Italia!

Nel momento in cui il Parlamento Italiano si accinge a discutere una legge sulle unioni civili – il DDL Cirinnà – come in altre città in tutta Italia scendiamo anche noi in piazza per sensibilizzare cittadinanza e istituzioni, per fare insieme un passo verso un’Italia più civile e con meno discriminazioni.

A Catanzaro, in Piazza Prefettura dalle 10.00 Sabato 23 gennaio; con la forza, l’allegria, le sveglie, la voce, gli occhi, il cuore e il costante impegno nella battaglia dei diritti civili.

“L’Italia è uno dei pochi paesi europei che non prevede nessun riconoscimento giuridico per le coppie dello stesso sesso. Le persone gay, lesbiche, bisessuali, transessuali e intersex non godono delle stesse opportunità degli altri cittadini italiani pur pagando le tasse come tutti. Una discriminazione insopportabile, priva di giustificazioni. Il desiderio di ogni genitore è che i propri figli possano crescere in un Paese in cui tutti abbiano gli stessi diritti e i medesimi doveri. Chiediamo al Governo e al Parlamento di guardare in faccia la realtà, di legiferare al più presto per fare in modo che non ci siano più discriminazioni e di approvare leggi che riconoscano la piena dignità e i pieni diritti alle persone gay, lesbiche, bisessuali, transessuali e intersex, cittadini e cittadine di questo Paese. La reciproca assistenza in caso di malattia, la possibilità di decidere per il partner in caso di ricovero o di intervento sanitario urgente, il diritto di ereditare i beni del partner, la possibilità di subentrare nei contratti, la reversibilità della pensione, la condivisione degli obblighi e dei diritti del nucleo familiare, il pieno riconoscimento dei diritti per i bambini figli di due mamme o di due papà, sono solo alcuni dei diritti attualmente negati. Questioni semplici e pratiche che incidono sulla vita di milioni di persone. Noi siamo sicuri di una cosa: gli italiani e le italiane vogliono l’uguaglianza di tutte e di tutti.”

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